Vogliamo promuovere un cambiamento culturale nell’approccio alla disabilità, proponendone una visione fondata sulla capacità di autodeterminazione della persona.
Vogliamo che alle persone con disabilità venga accordata la propria scelta personale e il controllo attraverso la co-progettazione.
Vogliamo che le persone con disabilità abbiano il diritto di scegliere, su base di uguaglianza con gli altri.
– Art. 19 della Convenzione Onu –
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Comitato 162 Lombardia

Il Comitato 162 Lombardia nasce per promuovere l’attuazione della Convenzione ONU e della Legge Delega sulla disabilità, attraverso un cambiamento culturale nell’approccio alla disabilità stessa, proponendone una visione fondata sulla capacità di autodeterminazione della persona.

La nostra mission

COSA SONO I COMITATI 162

I Comitati 162 sono costituiti da persone con disabilità, da familiari e da associazioni che si occupano di disabilità.

Sono attualmente attivi i Comitati 162 Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia.

Le finalità dei Comitati sono:

  • Promuovere l’applicazione della Legge 162/98 sui Progetti Personalizzati e la Vita Indipendente.
  • Promuovere l’attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e dei conseguenti Programmi di azione biennale cui essa ha dato origine.
  • Attuare azioni di tipo culturale e politico al fine di migliorare il sistema integrato dei servizi sociali, assistenziali e sanitari.
  • Promuovere il modello dei diritti sostenendo e rafforzando processi di consapevolezza nelle persone con disabilità, nei loro famigliari e nelle associazioni.

La Legge 162/98

Questa Legge integra la Legge 104/92 ed introduce per la prima volta il Progetto Personalizzato, anticipando, da questo punto di vista la stessa Convenzione ONU:

“Le regioni possono provvedere a disciplinare, allo scopo di garantire il diritto ad una vita indipendente alle persone con disabilità permanente e grave limitazione dell’autonomia personale nello svolgimento di una o più funzioni essenziali della vita, non superabili mediante ausili tecnici, le modalità di realizzazione di programmi di aiuto alla persona, gestiti in forma indiretta, anche mediante piani personalizzati per i soggetti che ne facciano richiesta, con verifica delle prestazioni erogate e della loro efficacia”. 

La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (CRPD)

La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, emanata nel 2006, è divenuta legge dello Stato italiano nel 2009 (Legge 18/2009). Essa ci dice che le persone con disabilità, non sono titolari di diritti speciali ma che per tutte le persone, comprese quelle con disabilità, devono valere gli stessi diritti di tutti. 

Ciò che la Convenzione ci chiede è di rendere esigibili quei diritti anche da parte delle persone con disabilità. Questo significa mettere in campo misure e strumenti di sostegno perché la persona con disabilità possa usufruire dei diritti allo stesso modo degli altri cittadini. 

La Convenzione ONU non parla di limitate o nulle autonomie o di livelli di gravità, essa ribalta il modo di considerare la disabilità, affermando che è un concetto in evoluzione, essendo il risultato dell’interazione tra persone con minorazioni e barriere comportamentali ed ambientali, che impediscono la loro piena ed efficace partecipazione nella società su base di parità con gli altri (Convenzione ONU – Preambolo) e pertanto, impossibile da descrivere, né tantomeno misurare, una volta per tutte. 

“La promozione della vita indipendente e il sostegno all’autodeterminazione non sono più da considerare “settori” dell’intervento di welfare quanto piuttosto criteri ispiratori complessivi del sistema”. (II Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità). 

Cosa chiedono i Comitati 162

Le persone con disabilità aspirano e desiderano una vita felice, autodeterminata, alla pari degli altri, una vita autonoma e indipendente, dove ci sia la possibilità concreta di realizzare il proprio progetto di vita personalizzato, in forme sostenibili e con le modalità che si ritengono migliori, avendo a disposizione i sostegni necessari. Non desiderano luoghi speciali, ma la possibilità concreta di vivere nel mondo di tutti attraverso la messa in campo di sostegni personalizzati, “cuciti” sulla persona con disabilità. 

I Comitati 162 chiedono di vedere realizzati i “Progetti Individuali Personalizzati e Partecipati” *tra la persona, la sua famiglia e i servizi socio – assistenziali – sanitari, affinché la persona con disabilità, possa vivere la propria vita nel mondo di tutti, indipendentemente dalla propria condizione di disabilità, avendo a disposizione le medesime possibilità di istruzione, lavoro, casa, socialità, cultura, tempo libero, sport, su piano di parità con gli altri cittadini/cittadine. 

Oggi tutto questo è possibile, grazie anche alla Legge Delega n.227/21 in tema di disabilità che vuol dare gambe alla CRPD attraverso l’emanazione dei tre Decreti legislativi che sono:

  1. Decreto legislativo 222/2023, accessibilità dei servizi pubblici. Intende garantire a tutti i cittadini, sulla base dell’uguaglianza con gli altri, l’accessibilità universale – e dunque l’abbattimento di barriere fisiche, tecnologiche e umane – ai servizi forniti dalla Pubblica Amministrazione e soprattutto garantire ai lavoratori con disabilità la possibilità di svolgere il loro lavoro in autonomia con la piena fruibilità degli spazi fisici e delle tecnologie alle postazioni di lavoro.
  2. D.lg. 20/2024 che istituisce l’Autorità del Garante della disabilità. Il Garante sarà operativo dal primo gennaio 2025. Si tratta di un organismo collegiale che opera per il contrasto a forme di discriminazione nei confronti delle persone con disabilità; che promuove la protezione dei diritti e attua un monitoraggio dell’applicazione della CRPD sui diritti delle persone con disabilità.
  3. D.lg. 62/2024 “Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato”. Si tratta dell’ultimo Decreto attuativo della 227/2021 con il quale viene attuata la parte relativa al nuovo accertamento della condizione di disabilità e all’attivazione dei sostegni per la realizzazione del progetto di vita.

Questi Decreti legislativi avranno un periodo di sperimentazione nel 2025 e la provincia di Brescia è stata indicata come una delle 9 province italiane ad attuare questa sperimentazione, fino all’entrata in vigore per tutt’Italia dal 1° gennaio 2026.

Il recepimento della Legge Delega sarà poi materia delle Regioni.
In Lombardia la situazione è privilegiata per la legge regionale 25/2022 che ha anticipato il D.lg. 62/2024. Pietra angolare di questa legge regionale è la personalizzazione degli interventi con il Progetto di Vita e il Budget di progetto; strada immaginata per poter vedere garantiti i diritti di cui parla la CRPD, perché altrimenti non avviene. Questa legge regionale in Lombardia è già attuativa.

LE SEDI:

COMITATO 162 PIEMONTE

COMITATO 162 LOMBARDIA

COMITATO 162 VALLE D'AOSTA

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